Home > Approfondimenti > Sintomi -> Dorsalgia: cause, rimedi e terapie di questo sintomo
Il termine dorsalgia indica il sintomo dolore collocato nella regione dorsale. Questa regione della colonna vertebrale in verità, per conformazione anatomica e per biomeccanica, non ha un’elevata mobilità. Avendo quindi minime capacità di adattarsi a traumatismi o sovraccarichi posturali, può, frequentemente essere sede di dolenzia, influenzata anche da altri distretti anatomici che risiedono nelle sue immediate vicinanze, le spalle, la regione cervicale, la regione lombare e ovviamente la zona mediastinica, diaframmatica e sotto diaframmatica. Date queste premesse risulta evidente come sia fondamentale riuscire a comprendere quale sia la base del meccanismo del dolore in modo tale da riuscire a combatterlo con il giusto rimedio e terapia.
dorsalgia
Il dolore dorsale, a seconda del problema che quella regione presenta, può essere acuto (quando si manifesta in modo vivo e persistente per qualche giorno) tale da rappresentare un ostacolo ad un corretto ciclo respiratorio o un limite alla mobilità di arti superiori e capo. Esso può esordire in seguito ad un trauma, costale o dorsale ad esempio, oppure a patologie riguardanti il primo tratto dell’apparato digerente (esofagiti, gastriti, bronchiti e polmoniti).
La dorsalgia cronica, al contrario, è il dolore presente e persistente da molto tempo che si modifica poco con l’attività della vita quotidiana e che si ubica sempre nella solita regione. Può essere causato da alterazioni morfologiche della struttura scheletrica. La scoliosi, il dorso curvo, il morbo di Scheuermann sono alcune delle patologie che, modificando la struttura della vertebra e della successione delle vertebre, possono generare alterazioni della postura non modificabili, che con il passare del tempo, se non trattate in modo corretto, possono manifestarsi con dolore e atteggiamenti posturali viziati.
La dorsalgia può manifestarsi in modalità acuta o cronica, a seconda che sia di natura traumatica o posturale, viscerale o legata alla condizione posturale.
Il dolore acuto si presenta in modo repentino, di solito in seguito a traumi che possono riguardare la regione dorsale propriamente detta o tutto ciò che con essa contrae dei rapporti articolari, come le coste, per esempio.
Il dolore cronico è qualcosa di sordo e costante, che aumenta a seconda che la sollecitazione della regione sia troppo intensa e poco gestibile. Dopo l’aumento del dolore per un’intensa sollecitazione, tende a ritornare sui livelli pre acuzie.
La dorsalgia notturna è un tipo particolare di dolore che, per essere compreso nei suoi meccanismi deve essere correttamente indagato e contestualizzato alla raccolta dati del paziente. Il motivo della dorsalgia notturna può essere ricercato nel supporto su cui si riposa, in motivi di natura viscerale o a problematiche legate alla sfera tendinea.
Il dolore contemporaneo di regione dorsale e lombare, soprattutto se in fase acuta, mina in modo severo la capacità del paziente sofferente di riuscire a contrastare questa condizione, con importanti risvolti dal punto di vista psicologico. Anche in questo caso, una condizione simile, merita un’appropriata indagine specifica che riesca a comprendere le ragioni di tale dolore. Come sempre, la valutazione clinica iniziale risulta fondamentale per la corretta gestione terapeutica del problema.
Questa tipologia di associazione può essere scaturita da un reciproco adattamento di un distretto anatomico all’altro. Un problema di natura cervicale può generare un adattamento doloroso della regione cervicale e viceversa. Di solito, per motivi di ordine anatomico e biomeccanico, è più probabile che sia la regione cervicale ad influenzare negativamente la funzionalità della regione dorsale, a meno che questa non sia in una condizione di atteggiamento strutturale alterato (ad esempio scoliosi). Come nel caso del connubio fra dorsalgia e lombalgia è fondamentale riuscire, con i diversi mezzi di indagine e valutazione, a gestire i sintomi e comprendere la causa di tali sintomi.
La dorsalgia, a seconda della causa scatenante può essere di origine traumatica (frattura), piuttosto che di natura posturale (lavoro impiegatizio ed utilizzo del pc). Esistono inoltre delle tipologie di dolore dorsale che non sono legate direttamente alla struttura vertebrale, ma a tutto ciò che si trova al di sotto o al di sopra della regione diaframmatica. Il classico esempio è legato alla gastrite acuta che genera dolenzia in regione dorsale. Questo avviene per motivi di ordine neuroanatomico e biomeccanico (fisiologia della respirazione). In ultima posizione ma non certo per importanza, esistono le dorsalgie scatenate da alterazioni della struttura della colonna vertebrale, come ad esempio le scoliosi.
Le cure e i rimedi per far fronte al dolore dorsale, sono diversi ed appropriati a seconda del tipo di dolore e alla causa del dolore. Essi spaziano dalla fisioterapia alla terapia strumentale, dalla ginnastica alla rieducazione respiratoria, dalla manipolazione al massaggio. La terapia può essere una o una combinazione delle diverse attività. Quella più corretta deve ovviamente basarsi su una raccolta dati appropriata.
La ginnastica medica per la dorsalgia si è evoluta negli ultimi 50 anni. I diversi metodi come il Klapp, il Niederhoffer o lo IOP, si sono arricchiti di concetti legati anche alla funzionalità respiratoria e viscerale. Queste tipologie di esercizi sono studiati per ripristinare una corretta mobilità e armonia muscolare.
Il riposo notturno, quando si hanno dolori vertebrali, siano essi dorsali, lombari o cervicali, viene compromesso. È fondamentale cercare di comprendere se il supporto su cui si riposa possa in qualche modo aggravare la condizione dolorosa. Per riuscire a comprendere questo particolare, la prima cosa da fare può essere cambiare lato del letto in cui si riposa (nel caso sia un letto matrimoniale), nel caso sia un letto singolo, si deve provare a riposare (anche solo per qualche ora) su un altro supporto, per riuscire a fare gli opportuni confronti. La scelta del materasso è qualcosa di altamente soggettivo, per cui non esistono regole universali da adottare. Una volta compreso se il materasso o il cuscino sono strumenti che incidono in modo intenso o nullo sulla nostra dorsalgia, possiamo cercare di riposare in modo tale da non gravare troppo sulla curva dorsale; quindi decombere sul fianco, ad esempio, sempre che si riesca a sopportare la posizione. Il dolore notturno è comunque, un campanello d’allarme da non sottovalutare. Sostituire il supporto è e rimarrà sempre una risoluzione parziale del problema.
Tags: Esercizi per il benessere
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