Home > Approfondimenti > Patologie -> Colpo della strega: scopriamo cosa fare per questo mal di schiena
Il cosiddetto colpo della strega è un disturbo relativamente frequente che colpisce moltissime persone nel corso della propria vita e dunque, essendo un argomento piuttosto comune, si è creata parecchia confusione circa le cause e soprattutto i rimedi per curare questo fastidioso disturbo.
Naturalmente il nostro consiglio è quello di effettuare quanto prima una valutazione professionale contattandoci direttamente, visto che i sintomi possono essere talvolta fuorvianti e non indicativi rispetto alla vera causa del problema.
L’origine del nome “colpo della strega” affonda le proprie radici nel Seicento, periodo in cui l’ignoranza e la superstizione circa l’esistenza delle streghe determinarono la nascita del termine. Tra le diverse leggende, quella più accreditata ci porta nella cittadina di Leonberg, in Germania, dove si narra di un’anziana di nome Katharine, che venne accusata di stregoneria per aver gettato il malocchio e aver fatto ammalare alcune persone.
Ma l’origine del nome “colpo della strega” fu dovuto ad un episodio specifico: a quel tempo non era insolito vedere le bambine cariche di mattoni o di altro materiale camminare per la strada, per aiutare la propria famiglia nelle gestione delle mansioni quotidiane. E fu proprio una di quelle bambine che un giorno, narra la leggenda, venne urtata su un braccio dall’anziana Katharine, il qual colpo le provocò un forte mal di schiena, che prese l’appellativo per l’appunto di “colpo della strega”.
Il colpo della strega, più propriamente detto lombalgia acuta, è un dolore improvviso e acuto a livello della bassa schiena, ossia sulla zona lombare. Di fatto si tratta di un intenso spasmo muscolare che comporta un mal di schiena talvolta davvero invalidante, che dà quasi la sensazione di rimanere paralizzati, poiché qualunque movimento sembra aggravare i sintomi.
Il colpo della strega colpisce generalmente la parte bassa della schiena, la cosiddetta zona lombare, ma talvolta può coinvolgere anche la zona del gluteo o scendere lungo la gamba. Anche se il colpo delle strega in senso stretto prende come detto la schiena bassa tuttavia un’altra zona della colonna, questa volta quella cervicale può essere colpita da dolori improvvisi e molto acuti: questa sorta di “colpo della strega al collo” è altrettanto invalidante e chi ne viene colpito ha la sensazione di grande dolore e rigidità della zona cervicale.
La durata del colpo della strega è in relazione alla gestione del colpo della strega stesso da parte del paziente: all’incirca in 7-10 giorni la fase acuta si riduce progressivamente, a patto che il soggetto adotti una serie di misure precauzionali nella gestione dell’infiammazione. Tuttavia è importante sottolineare che questa tempistiche, estremamente soggettiva, si riferisce esclusivamente alla fase acuta, ovverosia la fase di dolore intenso e non alla durata complessiva fino alla completa risoluzione del problema, che può arrivare anche a 3-4 settimane.
I sintomi del colpo della strega sono caratterizzati da dolore acuto, trafittivo e invalidante, localizzato in generale sulla parte bassa della schiena e talvolta lungo la natica o la parte posteriore della gamba.
Le cause del colpo della strega, o per meglio dire i meccanismi scatenanti, sono i movimenti di flessione o estensione della schiena (in altre parole quando ci si piega in avanti e poi si ritorna dritti), spesso se associati a movimenti di rotazione. Tipicamente accade quando raccogliamo qualcosa di pesante da terra, magari a freddo e in modo brusco. Questi movimento possono generare una risposta non coordinata dei muscoli che governano la schiena, che possono portare ad un blocco di una faccetta articolare vertebrale (le articolazioni che collegano una vertebra all’altra) e al conseguente spasmo di protezione innescato autonomamente dal nostro corpo.
Le cure e i rimedi per curare il colpo della strega, soprattutto se in fase acuta, sono il riposo funzionale, eventualmente i farmaci antinfiammatori e miorilassanti, il calore e la fisioterapia. Per entrare nel dettaglio possiamo dire che con il termine “riposo funzionale” intendiamo la non sollecitazione della zona dolente con movimenti quali sollevare pesi e attività sportive, specie se comportano i salti e la corsa. Una terapia farmacologica sotto consiglio medico e un corretto inquadramento riabilitativo completano le strategie per affrontare correttamente il disturbo.
La prima cosa da fare in caso di colpo della strega è sospendere immediatamente ciò che si sta facendo e mettersi a riposo, meglio se distesi su un fianco con un cuscino in mezzo alle gambe. In questa fase il forte dolore ci porterà a modificare drasticamente la nostra respirazione, che si farà sempre più superficiale e corta. Questa è una strategia che il nostro corpo mette in atto per impedire di muovere la parte colpita, tuttavia dobbiamo cercare in ogni caso di mantenere un buon impianto respiratorio, facendo dei respiri profondi e utilizzando il più possibile la pancia.
In questa fase probabilmente una corretta copertura farmacologica (miorilassanti e antinfiammatori) ci permetterà di ridurre il dolore e per questo è bene rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia qualora vi siano dei dubbi su quale possa essere il farmaco più adatto.
Infine, mantenere la parte dolente al caldo può essere utile per diminuire lo spasmo muscolare, ad esempio utilizzando una classica borsa dell’acqua calda oppure riscaldando i cuscini al gel che si utilizzano anche per la terapia del freddo.
Dal punto di vista riabilitativo possono essere significativamente utili i bendaggi funzionali e il cosiddetto taping neuro muscolare, che possono nel primo caso limitare temporaneamente i movimenti della schiena e nel secondo migliorare la vascolarizzazione dei tessuti dolenti. Altre strategie riabilitative quali la tecarterapia a bassa potenza oppure la TENS (elettroterapia antalgica) oltre che naturalmente alla terapia manuale completano il quadro terapeutico in questa prima fase.
Il colpo della strega costringe inevitabilmente a modificare drasticamente la qualità dei nostri movimenti e più in generale della nostra vita: molte tra le più comuni attività quali sedersi e alzarsi da una sedia o dormire devono subire alcune variazioni che ci permettono sia di non di peggiorare i sintomi sia di proteggere la zona infiammata.
Nello specifico per alzarsi e sedersi sulla sedia sarebbe utile optare per le sedie che danno la possibilità di scaricare il peso del proprio corpo, quindi quelle dotate di braccioli, meglio se robusti, su cui appoggeremo le mani. Inoltre la sedia sarebbe meglio se fosse il più alta possibile, anche se i piedi devono comunque rimane in appoggio a terra. L’utilizzo di un cuscino tra la zona lombare e lo schienale della sedia ci permetterà senz’altro di ridurre la tensione muscolare ed avere un sostanziale beneficio dovuto al sostegno. Si raccomanda di non tenere le gambe accavallate e cercare di mantenerle il più possibile sullo stesso livello.
Per dormire invece si raccomanda di preferire la posizione sul fianco, con le gambe leggermente piegate e un cuscino interposto tra le gambe, di una lunghezza minima che possa andare dall’inguine fino alle ginocchia.
Non esistono rimedi infallibili che ci impediranno prima o poi di avere un colpo della strega. In generale sono meno esposti quei soggetti che godono di una buona salute della schiena, ossia una colonna vertebrale che sia flessibile e mobile ma anche forte e resistente e soprattutto che diversi muscoli che agiscono sulla schiena siano correttamente bilanciati tra di loro. Non da ultimo è importante avere una buona percezione del proprio corpo, della propria postura e sulla correttezza dei movimenti della vita di tutti i giorni.
In altre parole per poter prevenire il colpo della strega consigliamo di sottoporsi in modo abitudinario a controlli osteopatici o fisioterapici e di praticare in modo cadenzato una corretta ginnastica per la schiena, scegliendo attività come la ginnastica posturale, il pilates o lo yoga, che ci permetteranno di preservare la nostra colonna, salvaguardando la sua integrità nella vita di tutti i giorni, specie se pratichiamo attività lavorative sedentarie o lavori pesanti.
Ciò che che deve essere assolutamente evitato durante un colpo della strega è pensare di rimanere distesi a letto per tutto il tempo fino alla risoluzione dei sintomi: l’immobilità infatti, specie se protratta a lungo, può comportare un’ulteriore riduzione delle performance della colonna, causando ulteriore rigidità e indebolimento di tutti quei muscoli profondi utili al sostegno della nostra schiena.
Il colpo della strega è un disturbo talvolta altamente invalidante che richiede un intervento multidisciplinare: in questo senso un corretto inquadramento farmacologico e riabilitativo rappresentano la formula vincente per una pronta guarigione.
La categoria di farmaci volti al miglioramento dei sintomi dovuti al colpo della strega sono i farmaci cosiddetto antinfiammatori e miorilassanti: queste medicine possono essere assunte, previa consultazione del proprio medico di base, in forma sistemica (per bocca o via iniettiva) o in forma topica locale (creme, pomate e cerotti medicati).
Gli esercizi per il colpo della strega possono essere suddivisi in quattro categorie e il giusto dosaggio è correlato alla fase di dolore in cui versa il paziente.
Tags: Esercizi per il benessere
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